Comunicato n.26/2016 – NON POLITICIZZIAMO LA FUSIONE

Siamo entrati nel vivo della Campagna Referendaria per la Fusione dei tre Comuni di Saludecio, Mondaino e Montegridolfo, abbiamo letto sui giornali e ascoltato alla radio le ragioni del Comitato per il “Si” e anche quelle del Comitato per il “No”, questo è un bell’esempio di democrazia in cui i cittadini dovranno prendere una decisione molto importante avendo a disposizione tutte le informazioni possibili.

A rovinare questa bella atmosfera ci vuole poco, quando entra in campo la politica dei Partiti  il quadro cambia subito colore. Da una parte il Partito Democratico in crisi di consenso smania dal voler sbandierare ad ogni costo questo progetto come fosse il suo e dall’altra ovviamente si posiziona la destra più estrema spacciando la Fusione come una imposizione Governativa.

pupazzi_destra_sinistraCome sempre capita in Italia tutto si trasforma in uno scontro tra la destra e la sinistra e così le ragioni dei cittadini e le argomentazioni scemano in una becera e bigotta lotta partitica che secondo noi è la causa principale dei mali che questo Paese porta con sé. Il M5stelle Valconca non vuole partecipare a questo spettacolo imbarazzante e invece di sventolare bandierine e organizzare serate di partito si vuole ritagliare un ruolo da supervisore e parlare solo di contenuti nell’interesse dei cittadini e del territorio.

Per questo chiediamo al Partito Democratico di evitare di politicizzare il Referendum per la Fusione e soprattutto di sospendere la propaganda per il Referendum Costituzionale del 4 dicembre. Crediamo che ci sia già troppa confusione e noi vogliamo garantire un processo democratico sano e costruttivo. Dall’altra parte chiediamo ai due Comitati di prendere le distanze dalle dichiarazioni politiche di certi esponenti di Partito che vogliono trasformare il dibattito in uno scontro puramente politico e di rimanere focalizzati sui contenuti e sulle ragioni concrete a sostegno della loro posizione favorevole o contraria alla fusione.

Il M5stelle Valconca si è già dichiarato favorevole, non per partito preso, ma per una serie di motivazioni a sostegno di questa fusione che potete leggere dettagliatamente nei comunicati precedenti (n.24 – FUSIONI: Paure e Campanilismi e n.25 – Sì alla Fusione al 100%).

Vorremmo dire due parole anche sulla “Legge a tutela dei piccoli Borghi” sbandierata dal Senatore Arlotti in un momento a dir poco inappropriato per la delicatezza della campagna referendaria creando ancora più confusione anche tra gli stessi elettori del suo Partito. Ebbene la Legge, che deve ancora essere approvata al senato, è stata proposta il 4 aprile 2014 e vede come prima firmataria la Senatrice 5stelle Patrizia Terzoni. Questa legge, a tutela dei piccoli Borghi, prevede un sostegno di circa 100 milioni di euro spalmati su più anni a sostegno degli oltre 6 mila piccoli Borghi italiani con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti, ma leggendo nel testo “…estende l’ambito di applicazione alle frazioni con popolazione residente inferiore a 5.000 abitanti anche se il comune di appartenenza nel suo complesso supera nel suo insieme la soglia dei 5.000 abitantisi applicherebbe anche per il futuro Comune Unico!

Parliamo di un piccolo aiutino, traducibile in qualche migliaia di euro per Borgo, che è sempre meglio di niente ma di certo non è nemmeno lontanamente paragonabile alle risorse e alle opportunità messe in campo dalla Fusione. Come abbiamo sempre ripetuto la fusione non è una questione di soldi, mantenere l’autonomia decisionale sulle Funzioni Cardine è di prioritaria importanza per questi piccoli Comuni perchè l’alternativa sarebbe quella di sottostare all’Unione Valconca che ad oggi non è assolutamente preparata ne strutturata per farlo in maniera adeguata.

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