Comunicato n.23/2016 – Fusione a Freddo

FUSIONEIeri mattina nel comune di Morciano si è tenuto il primo incontro con i tecnici incaricati allo studio di fattibilità sulla fusione fra San Clemente, Morciano e Germano. Puntualmente un paio di settimane fà il sindaco di San Clemente Mirna Cecchini ha contattato ogni capogruppo consigliare per chiedere di accordarsi sulla persona che avrebbe potuto dovuto partecipare a tale incontro in rappresentanza delle minoranze Clementesi. Stessa cosa avrebbero dovuto fare gli altri due sindaci che invece hanno preferito non comunicare la data del primo incontro.

Questa mattina il capogruppo del Movimento 5 Stelle Sabrina Casamenti, in rappresentanza delle minoranze di San Clemente, si è presentata all’incontro per ascoltare e proporre a propria volta le linee guida e le priorità che sarebbero da analizzare nello studio di fattibilità della possibile fusione, ma gli è stato negato l’accesso all’ufficio dove si teneva l’incontro visto che nessun’altra minoranza era stata invitata dagli altri due sindaci.

Un approccio inaccettabile che dimostra tutta l’arroganza delle persone che dovrebbero invece dimostrare trasparenza, collaborazione e ricerca di coesione, rispetto ad un tema che condizionerà in modo importante la vita dei cittadini della Valconca. Nel processo di fusione non ci deve essere chi vuole farla da padrone per garantirsi un feudo più grande ma al contrario massima apertura e senso civico nell’ascolto di idee, proposte, critiche e perplessità poste da tutti… Quindi occorre un atteggiamento aperto e costruttivo.

Di certo l’incontro preliminare a porte chiuse non fa ben pensare: per caso nelle segrete stanze si dovevano dare indirizzi ai tecnici per evidenziare qualcosa nel futuro studio che influenzasse l’opinione futura dei cittadini che dovranno votare al referendum? Non è che i nostri amministratori ancora prima dello studio abbiano già deciso se spingere o affossare la fusione? Da sempre per il movimento 5 stelle la cosa più importante è la partecipazione dei cittadini alla vita politica del proprio territorio, ma per partecipare è necessario essere informati e l’informazione deve essere libera, reale e non manipolata.

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