Comunicato n.20/2016 – Progetto didattico Dea Minerva

DEAMFare la raccolta differenziata non è solo un modo per rispettare l’ambiente ma deve essere considerato un vero e proprio stile di vita ed una operazione di estrema importanza anche per l’economia locale, perchè il rifiuto se ben differenziato diventa una risorsa, una materia prima in grado di essere lavorata e quindi di creare un indotto e posti di lavoro.

Educare seriamente la popolazione nella gestione della raccolta differenziata è fondamentale, ed è necessario una buona informazione e formazione a partire dalle nuove generazioni, cominciando proprio dalle scuole materne, elementari e medie.

Per questo motivo è nato il progetto “Dea Minerva”, ideato nel Modenese dal comune di Savignano sul Panaro dove il sindaco e la sua giunta hanno lanciato in collaborazione con le scuole un progetto per la raccolta differenziata di carta e plastica, riducendo la raccolta effettuata da Hera e vendendo direttamente le materie prime “seconde” alle aziende di riciclo.

Il Progetto Minerva è riuscito in un colpo solo a:

  1.  Ridurre il conferimento in discarica e all’inceneritore;
  2.  Abbassare il costo del servizio di raccolta e quindi la bolletta ai cittadini;
  3. Ottenere le risorse economiche per le scuole, le attività didattiche e le attrezzature grazie alla vendita di carta e plastica di altissima qualità.

Noi del Gruppo Coordinamento 5stelle Valconca vorremmo riproporre questo progetto didattico negli istituti della Valconca, attraverso una collaborazione tra TUTTI i Comuni dell’Unione perché più siamo e più si risparmia, ottenendo fondi aggiuntivi per le scuole e le attività educative sempre più oppresse dai tagli all’istruzione operati negli ultimi anni.

Come già detto i rifiuti possono essere una risorsa e anche l’Unione Europea prevede dei fondi “Life+” destinati alla realizzazione di progetti che operano proprio nel contesto della gestione rifiuti e preservazione dell’ambiente che potrebbero essere utili per dare il via a tale iniziativa. La nostra proposta intende arricchire il già meraviglioso progetto aumentando le materie raccolte, allargando il progetto anche a vetro e latta.

Inoltre vorremmo associare a questo progetto anche un percorso atto a rilanciare la cultura della condivisione e del riuso delle cose che non usiamo più, che solitamente passano prima nelle nostre cantine o soffitte, per poi dopo anni finire direttamente in discarica (se va bene nelle isole ecologiche) anche se in buono stato e ancora funzionanti. Infatti, ciò che per noi è un ingombro per altre persone potrebbe essere utilizzabile e quindi un risparmio di spesa e risorse. Questo ad esempio è già stato attuato sul nostro territorio grazie all’esperienza della “Casa Matta” a San Giovanni Marignano che dopo aver recuperato indumenti ed altri oggetti portati dai cittadini, organizza mercatini molto interessanti che educano alla cultura del riuso.

Un’altra idea da integrare nel progetto è quella di coinvolgere alcuni artisti presenti sul nostro territorio (c’è chi si è già reso disponibile) al fine di ampliare l’offerta educativa nelle scuole. Si possono realizzare dei laboratori artistici, stimolando la lavorazione creativa e utilitaristica delle materie prime “seconde”. Le “opere” e realizzazioni create, potranno poi promuovere la nostra iniziativa ed il nostro territorio presso la Comunità Europea grazie a degli spazi espositivi messi a disposizione proprio dal Parlamento Europeo. Uno dei possibili promotori, sempre disponibile alla collaborazione sul territorio è l’Eurodeputato Marco Affronte.

Questo progetto formativo diviene importante per preparare e sensibilizzare la nostra gente, a partire dai ragazzi, a quello che è il nostro primario obiettivo: arrivare alla raccolta differenziata porta a porta di altissima qualità per la riduzione della spesa pubblica e la drastica riduzione dell’inquinamento ambientale creato dalle discariche e dagli inceneritori e muovere così i primi passi verso quello che è la sfida del nostro secolo ovvero passare da una economia lineare “prendi-usa-getta” ad una “economia circolare” sostenibile basata sul riutilizzo. Ce lo chiede il nostro Mondo, la nostra salute e la nostra qualità di vita ancor prima che l’Europa.

Il nostro auspicio è di Realizzarlo insieme.

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