Comunicato n.5/2016 – L’ARTE DELLA DIFFAMAZIONE

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Il Sindaco di Montefiore mente sapendo di mentire, ma trova sempre libero spazio su mezzi di stampa poco professionali che non controllano a fondo la veridicità delle fonti. Nell’Articolo uscito ieri, 6 febbraio, sul Corriere di Rimini, il Sindaco Cipriani accusa il consigliere Mauro Macrelli di aver votato a favore dei rimborsi agli amministratori derivanti dal “Regolamento per la disciplina delle trasferte e del rimborso spese sostenute dai dipendenti e dagli amministratori“. Bastano pochi “click” nell’Albo pretorio dell’Unione Valconca per vedere la deliberazione del consiglio ed accorgersi che non solo la Cipriani dice il falso ma che il Consigliere Macrelli non era neppure presente a quella seduta del Consiglio d’Unione e l’unico consigliere 5 stelle presente, Fulvia Roselli, si è astenuta.

Purtroppo la diffamazione è un’arma molto usata dalla politica italiana, anche a livello locale, ed è resa possibile da mezzi d’informazione più inclini a fare l’interesse dei Partiti che a quello dei cittadini pubblicando spesso cose non vere e/o non opportunamente verificate. Purtroppo pubblicare la smentita il giorno dopo non rimedia completamente al danno subito perché come dice la famosa aria del barbiere di Siviglia: “la calunnia è un venticello…” e nessuna smentita arriva poi a tutti quei lettori che hanno preso per vera la menzogna e l‘hanno ulteriormente diffusa.

Il Movimento 5 Stelle si batte da sempre contro gli sprechi della politica e tutti sanno che rifiutiamo i rimborsi elettorali. A Montefiore i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno anche rinunciato al proprio gettone di presenza in consiglio comunale, cosa che la maggioranza si è prontamente rifiutata di fare! Ci aspettiamo, per coerenza delle sue parole propagandistiche, che da domani la signora Sindaco Cipriani si prodighi affinchè tutti i propri consiglieri rinuncino anche loro al gettone che di fatto altro non è che un rimborso di presenza.

Questa è l’ennesima dimostrazione che il “sindaco delle regole” come ama farsi chiamare, predica bene e razzola male, senza dimenticare che lei le regole è la prima a non rispettarle, ecco perché è stato necessario rivolgere al prefetto ed alla procura ben due esposti: uno per abuso d’ufficio contro i diritti politici dei cittadini ed un altro per la presunta scorretta gestione dell’ufficio tecnico.

E c’è pure un esposto fatto da un deputato PD per interruzione di pubblico servizio quando, in cerca di visibilità, il “sindaco delle regole“ ha pensato bene per protesta di chiudere gli uffici comunali ai cittadini. A tal proposito rinnoviamo l’appello a tutti i cittadini Montefioresi che in quei giorni hanno trovato la porta del Comune chiusa negli orari d’ufficio, di rivolgersi ai carabinieri di Riccione che si stanno occupando delle indagini.

Questo sindaco sempre contro a prescindere per ragione di parte politica, dovrebbe farsi un esame di coscienza invece di ricorrere alla menzogna strumentale, a nostro avviso dovrebbe utilizzare il tempo per occuparsi di cose più importanti, come trovare risorse per rilanciare il turismo e l’occupazione nel Comune di Montefiore Conca. Per giunta il Sindaco di Montefiore, quasi mai presente ai lavori in Unione Valconca, sta costringendo TUTTI i cittadini di Montefiore in un preoccupante isolamento politico, proprio in un momento fondamentale in cui si deve ottemperare ad una Legge Nazionale e Regionale di riordino e gestione associata dei servizi, col rischio di condannare Montefiore ad un lento ed inesorabile declino.

Vorremmo dire qualcosa anche ai nostri giornalisti locali che MAI si degnano di dare visibilità ai nostri numerosi comunicati optando per queste ridicole e penose esternazioni più adatte alle riviste di pettegolezzi; ci aspettiamo di ottenere una seria smentita con uno spazio adeguato di eguale visibilità e comunque valuteremo se muovere per vie legali sia contro il Sindaco sia contro il quotidiano.

 

La calunnia è un venticello

Un’auretta assai gentile

Che insensibile sottile

Leggermente dolcemente

Incomincia a sussurrar.

Piano piano terra terra

Sotto voce sibillando

Va scorrendo, va ronzando,

Nelle orecchie della gente

S’introduce destramente,

E le teste ed i cervelli

Fa stordire e fa gonfiar.

Dalla bocca fuori uscendo

Lo schiamazzo va crescendo:

Prende forza a poco a poco,

Scorre già di loco in loco,

Sembra il tuono, la tempesta

Che nel sen della foresta,

Va fischiando, brontolando,

E ti fa d’orror gelar.

Alla fin trabocca, e scoppia,

Si propaga si raddoppia

E produce un’esplosione

Come un colpo di cannone,

Un tremuoto, un temporale,

Un tumulto generale

Che fa l’aria rimbombar.

E il meschino calunniato

Avvilito, calpestato

Sotto il pubblico flagello

Per gran sorte va a crepar.

Rossini – Il Barbiere di Siviglia

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