Comunicato n.2/2016 – SON TUTTI BRAVI CON LE FUSIONI DEGLI ALTRI

SON TUTTI BRAVI CON LE FUSIONI DEGLI ALTRIFUSIONE è la parola più pronunciata della Valconca! Dopo Montescudo-Monte Colombo e la triade Saludecio-Mondaino-Montegridolfo non si fa che parlare della “moda“ delle Fusioni.

Si esatto come se fare una FUSIONE fosse una questione di tendenza. Stiamo assistendo ad uno spettacolo imbarazzante, articoli di giornale a profusione, interviste radiofoniche, bisticci e scontri all’interno del PD e lasciatecelo dire anche qualche idea contorta.

Prima di tutto chiudere un Comune, spesso con oltre 50 anni di storia, non è mai cosa da prendere con leggerezza. Secondo, il processo di fusione deve essere un percorso fortemente condiviso da tutte le comunità coinvolte e dovrebbe assecondare affinità demografiche, sociali ed economiche già esistenti, tanto da portare alla consapevolezza dell’esistenza di un interesse collettivo ad unirsi in un solo Comune.

La domanda che dovrebbero porsi i Sindaci Battazza e Santi è proprio questa: “sono veramente pronte le 4 comunità di Morciano, Montefiore, San Clemente e Gemmano ad unirsi in una sola?“ Sarebbe interessante scoprirlo andando a parlare direttamente con la popolazione con la quale analizzare tutti gli aspetti della Fusione e definendo assieme le  tempistiche più appropriate tutelando le piccole comunità come è stato fatto nei tre comuni dell’alta valle.

E’ vero che la fusione porterebbe molte risorse e chiedere alla Cecchini uno Studio di fattibilità (che non è vincolante) è più che legittimo, ma a nostro avviso è sbagliato imporre una fusione ed è ancora più grave ostacolarla senza confrontarsi sulle ragioni.

Che sia questo un limite dei tanto blasonati Sindaci della Valle? Li vediamo sempre cosi attivi e frenetici nel voler portare a termine i loro obbiettivi che forse si dimenticano che i cittadini hanno bisogno di qualcuno che spieghi bene loro cosa significhi esattamente fare una Fusione!

Ci avete sempre redarguito dicendo che: “La politica è fatta di piccoli passi“ e allora prima di travolgere più di 10 mila cittadini con un progetto cosi importante, forse bisognerebbe scendere in strada tra la gente per confrontarsi con le persone, sensibilizzarle, illustrare loro i vantaggi e gli svantaggi esattamente come abbiamo fatto noi del “Coordinamento Valconca” con il Tour “La Valconca che Vorrei”. Vista l’ostruzione di alcuni Sindaci si potrebbe anche favorire l’istituzione di un Comitato per la fusione dei 4 Comuni e perchè no magari raccogliere le firme per una INIZIATIVA POPOLARE come previsto dalla Legge (L.R. 24/96 art.8)  invece di chiedere sempre alla Regione una deroga o una modifica su misura.

Come accade al Governo con Renzi, notiamo sempre tanta fretta di fare le cose, ma a volte fare troppo in fretta e trovare scorciatoie potrebbe creare più danni del non fare. Non basta una decisione presa dall’alto per fare una fusione, non basta scandire delle date scritte su un foglio, non occorrono leggi speciali e non regge più la scusa che a Montefiore siede un Sindaco politicamente avverso.

Questa volta è proprio uno dei Sindaci più fidati ad aver abbandonato il Presidente e forse Santi dovrebbe rivedere il proprio metodo di lavoro, a nostro avviso troppo accentrato su se stesso. Sarà un caso ma delle “tre fusioni” tanto sbandierate con soddisfazione nel suo programma, quella che si è arenata è proprio la sua!

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