Comunicato n.10/2015 – San Giovanni guarda alla Valconca, ma col binocolo

valconca-binocoloIl prossimo 15 novembre rappresenta il termine ultimo secondo la legge regionale (L.R. 21/2012 come modificata dalla L.R. 13/2015) entro il quale i Comuni della Valconca potranno richiedere la revisione dell’Ambito entro il quale organizzare i propri servizi.
La richiesta dovrà essere formalizzata alla Regione attraverso una deliberazione conforme da parte di almeno 10 tra i 14 Comuni che attualmente compongono l’Ambito Territoriale Ottimale di Rimini Sud.
Questa rappresenta un’occasione epocale per i Comuni della Valconca per vedere riconosciuta una propria identità territoriale ed avere la possibilità di effettuare finalmente politiche di sviluppo complementari rispetto a quelle dei Comuni costieri, valorizzando il nostro entroterra piuttosto che sempre e solo la riviera.

L’importanza di tale occasione sembra non essere stata colta da Daniele Morelli, Sindaco di San Giovanni in Marignano, che nell’incontro del 03 settembre richiesto dal Coordinamento 5 Stelle Valconca con il Presidente del’Unione e referente provinciale per le Politiche di Riordino Istituzionale Riziero Santi, ha presentato la sua “confusa” visione.
Secondo Morelli i marignanesi sarebbero più propensi a fondersi con il Comune di Cattolica con il quale sono già avviate delle “collaborazioni” che vanno in quel senso, mentre con la Valconca ritiene importante in futuro stipulare delle “convenzioni” per alcuni servizi strategici come ad esempio la Promozione Turistica.

Il Coordinamento 5 Stelle Valconca ritiene insostenibile una tale posizione per diversi motivi, il primo dei quali riguarda l’errata assunzione da parte del suo Sindaco che tutti i cittadini di San Giovanni siano propensi a diventare cattolichini, opinione che si è fatto in autonomia visto che non risultano nel suo territorio occasioni di confronto pubblico su questi argomenti ad eccezione delle nostre presentazioni del progetto “La Valconca che Vorrei” che noi portiamo sul territorio da marzo.
La visione di Morelli risulta ancor più confusa quando immagina il prossimo Comune di Cattolica, comprendente anche San Giovanni, che attiva convenzioni con l’Unione Valconca piuttosto che farle con i comuni del proprio Ambito costiero, soprattutto per la Promozione Turistica: noi francamente non riusciamo ad immaginarcelo il Sindaco di un Comune costiero che decide di promuovere il turismo dell’entroterra.

Noi rispettiamo le idee di Morelli ma la riteniamo una posizione di “convenienza di partito” per evitare di prendere una decisione, piuttosto che una strategia studiata per ottenere il miglior beneficio per i suoi concittadini. Questo risulta ancor più evidente se ci si mette a calcolare le eventuali tempistiche necessarie per l’iter burocratico di una ipotetica fusione che richiede come minimo dai 9 ai 12 mesi, e se si considerano le incognite degli elettorali dei prossimi anni (Comune di Cattolica 2016, Politiche 2018), è facile immaginare che il referendum per la fusione non vedrà la luce prima del 2019.

La legge regionale non prevede ripensamenti, lo scenario che verrà deciso in quest’ultimo mese si manterrà a tempo indeterminato. Secondo noi San Giovanni rimarrà nel limbo, schiacciata tra i potenti Comuni dell’Ambito Costiero dove rappresenta il Comune demograficamente più piccolo e dall’altra parte l’Ambito Valconca Unito.
Morelli sta perdendo l’occasione di fare di San Giovanni il Comune di riferimento di un Ambito Valconca a 10 che avrebbe dato forza e struttura nell’organizzazione di servizi da erogare a 37.000 abitanti.

Come spesso accade tutte le forze politiche ci riconoscono (in privato) il merito di individuare le migliori soluzioni per il nostro territorio ma alla fine vincono sempre gli interessi di casacca. La frase che normalmente utilizzano per liquidarci è “avete teoricamente ragione, si può far tutto, ma non c’è più tempo”, traduzione di “facciamo come vogliamo”.

Coordinamento Movimento 5 Stelle Valconca

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