Comunicato n.8/2015 – Anche la Giunta Regionale appoggia la proposta M5S?

regione-emilia-romagnaLo sprovveduto Movimento 5 Stelle, così definito dai suoi detrattori, si rivela invece molto concreto visto che la proposta di ambito che sta portando a conoscenza dei cittadini nei vari Comuni della Valconca nel suo tour di presentazione dimostra di essere l’unico avente i requisiti richiesti dalle stesse norme regionali proposte per la prossima approvazione in luglio con la delibera di Giunta Regionale n.751 (vai al documento).

L’Assessore competente per materia di Riordino Istituzionale, Emma Petitti, proporrà infatti all’Assemblea Legislativa regionale l’approvazione del progetto di legge “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” nella quale si dispone che

“Gli Ambiti ottimali dentro i distretti socio-sanitari con più di 10 Comuni possono essere ridelimitati scorporandoli in due su richiesta di almeno i due terzi dei comuni interessati”,

che riferito al progetto di ridefinizione d’Ambito presente nei programmi di PD e M5S della Valconca significa che un eventuale revisione dell’attuale Ambito – Rimini Sud a 14 Comuni – è possibile solamente se richiesto da almeno 10 Comuni.
La diatriba sul numero dei Comuni che dovrebbero far parte dell’Ambito Valconca è quindi risolta in favore della proposta del M5S che comprende i 10 Comuni della Valconca visto che è più in linea con le attuali disposizioni di legge in quanto oltre a comprendere 10 Comuni, gli 8 Comuni dell’Unione Valconca più Saludecio e S.Giovanni in Marignano o/e Coriano, rispetta i criteri di OMOGENEITA’ TERRITORIALE auspicati dalla Regione mettendo assieme comuni con esigenze territoriali, economiche ed amministrative simili quali quelle dei comuni dell’entroterra e conferisce forza e dignità all’Unione Valconca e farne finalmente un ente degno di fare una programmazione territoriale responsabile e far dimenticare al più presto il proprio passato inconcludente mal visto dai cittadini.

Il progetto di Ambito Valconca del M5S comunque non si limita ad indicare il numero dei Comuni partecipanti, ma si articola su diversi aspetti volti a valorizzare il territorio dell’entroterra posizionandolo in un rapporto complementare con i comuni costieri piuttosto che subalterni. Da non sottovalutare inoltre che è l’unica proposta disponibile in forma scritta nei diversi contenitori informativi, visto che quella del PD è ancora indefinita o basata su ipotesi che dipendono dall’intervistato. Tuttavia per meglio comprendere le differenze che contraddistinguono le proposte abbiamo cercato di mettere insieme diverse opinioni dei loro rappresentanti, primo fra tutti il Presidente dell’Unione Riziero Santi con il quale ieri sera a Gemmano all’interno di una delle assemblee periodiche del Coordinamento M5S si è svolto un interessante e costruttivo confronto.

Anche se in teoria pare che tutti siano concordi per ottenere un Ambito territoriale con i Comuni della valle del Conca l’incontro ha però evidenziato alcune sostanziali differenze sul percorso da seguire, riassumibili nei seguenti punti, una tabella di confronto è disponibile su questo sito:

– il numero dei comuni innanzi tutto, che per alcuni esponenti del PD non deve superare i 9 mentre per il progetto del M5S sarebbe opportuno coinvolgere anche San Giovanni in Marignano per superare i 30.000 abitanti ottimali e, perché no, arrivare a 11 Comuni con Coriano.

– il M5S è fermamente intenzionato ad ottenere una UNIONE D’AMBITO, così come definita dalla legge regionale, che consiste nell’associazione di tutte le funzioni fondamentali indipendentemente dal numero di abitanti, quindi anche per i Comuni + grandi con + di 5.000 abitanti non obbligati per legge, perché solamente così sarà possible ottimizzare le spese e dirigendo una seria programmazione territoriale amministrativa, agricola, industriale, ambientale, turistica, sanitaria e infrastrutturale ed accedere così ai fondi regionali che incentivato tali processi di collaborazione territoriale per migliorare i servizi ai cittadini, e non ripetere la fallimentare esperienza dell’attuale Unione Valconca.
Su questo aspetto pare che invece il PD ha al suo interno le maggiori resistenze, probabilmente perché per alcune amministrazioni significherebbe sacrificare un po’ di sovranità per impiegarla al bene comune della intera valle.

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